testi critici

 

Dopo un percorso nello studio , tra le sue opere, si discute con Fabrizio della sua personale codificazione, attraverso il linguaggio della sua scultura, dele categorie di spazio e tempo, di come la realtà visiva e la sua rappresentazione possano essere sostituite dalla creazione di figurazioni spaziali automone le quali non perdono la loro evidenza percettiva.

Le sue sculture interpretano il dualismo tra stasi movimento, alla ricerca dell’inafferrabile limite tra qualcosa che sta per accadere o sta per trasformarsi.

L’energia che le attraversa, la tensione  che le regge, dinamizzano lo spazio interno ed esterno. La verticalità fende l’aria.  Si vedano e si pensano come architetture per la “certezza” della costruzione formale, per la consapevolezza della materia: controllo e rispetto, per la progettualità sottesa a ogni opera. Per la coerenza, infine, del suo percorso di ricerca.

Ma aldilà della rivelazione conoscitiva e dell’emozione intellettuale che trasmettono, le sue sculture sono attrattive per quel nucleo misterioso che nascondono, per quall’altrove dello sguardo e del pensiero, che evocano in chi guarda.

In mostra  la fluidità, raccontata e resa visivamente da opere verticali, in marmo lavorato come tessuto prezioso, sipario di un teatro futuribile che mette in scena un fascio di luce

 

 

Giovanna Riù settembre 2008 per la mostra A-Mare , club nautico, Marina di Carrara

 

 

 

Viaggi nei misteri dell'arte: la scultura di Lorenzani

 

di Riccardo Ferruci

 

 

 

La scultura di Fabrizio Lorenzani si presenta  come un  personale viaggio poetico nell'arte vissuto attraverso los sviluppo delle forme e la sperimentazione dei materiali diversi, utilizzati per ragiungere esisti formali originali e con un dialogo ravvicinato tra materia e realtà, tra sogno e dimensione plastica.

 

scrive Alessandro Chiodo: "Lorenzani è uno scultore dalla forte capacità astrattiva, le sue opere sono vere architetture, possiedono la vita e la suggestione che ci comunicano le strutture con un forte slancio, un'ascesa verticale che a tratti, muovendoci loro intorno, sembra umanamente destabilizzante  come per un momento di incertezza o con un pensiero improvviso."

 

E'una sensibilità tutta moderna  che anima le opere di Lorenzani che descrive il senso di provvisorietà e fragilità di un'epoca, dove anche il materiale piu duraturo, come la pietra, sembra sempre sul punto di dissolversi: perdere la sua forza primitiva e tornare a confondersi con il resto del paessagio e della natura . E'un rigoroso viaggio poetico ricco di sospensione e pause, che si muove seguendo un ritmo interiore, una partitura musicale che prefigura un canto melodioso pieno, l'annuncio di un volo prefigurato dallo slancio verticale verso l'alto delle opere scultoree.

 

Lorenzani nella scultura cerca una sua strada verso la leggerezza, togliendo peso alle strutture formali, indirizzando la sua ricerca verso un'arte dell'essenzialità e dll'armonia. E' una strada verso la lievità ed il sogno, costruendo un viaggio che ricupera il senso del tempo e della storia, aprendosi ad una suggestiva modernità. L'arte possiede la dimensione evocativa della musica, i tempi ed i ritmi sospesi di un canto ed un suono he nasce e si sprigiona dalle cose, dalla pietra, dal marmo, dai colori naturali dei materiali utilizzati. E' una dimensione circolare quella che propone l'artista nel suo cammino attraverso lavori e cicli di opere che si  ripetano, richiamandosi attraverso sottili e significativi variazioni formali; quasi ad evocare una dimensione enigmatica dell'arte, dove  tutto si riproduce e ripete, ma dove tutto cambia e muta ogni volta.

 

Il viaggio di Fabrizio Lorenzani è diretto verso la conoscenza  e la costruzione  di una possibile immagine del mondo, le sculture di Lorenzani sono segni misteriosi e conservano i loro segreti, indicano un luogo pieno verità nascoste. Le opere hanno l'indeterminatezza dei sogni, appartengono ad un regno in bilico tra sogno e realtà, tra slancio verso il futuro e ricupero di memoria e radici antici.

 

Le opere di Lorenzani, che trovano l'espressione più congeniale nello sviluppo in verticale, rimandano ad una ricerca estetica che non cerca  di riprodurre la realtà, ma tenta di arrivare ad una rielaborazione formale piu complessa  e articolata, una specie di incontro e nascità di visioni oniriche , che hanno un doppio sguardo aperto verso l'esterno ed anche rivolto all'intimo, ad una specie di monologo interiore.

 

Lorenzani vive ed insegna a Carrara, un luogo ideale per incontrare e conoscere la scultura, la storia, l'arte, le vite e i sogni che partono dai marmi delle Apuane per prendere vita  nei laboratori artistici della zona. La sua arte è vissuta sotto il segno del gioco, del reinventare forme e luoghi nella piu assoluta libertà. Ricordava Enrico Baj " Giocando affiora in noi la nostra infanzia e oggogiorno v'e proprio il gran problema  di come resistuire all'uomo affranto la sua felicità, la sua grazia e serenità infantile." I segnali ed i monolithi in pietra  di Lorenzani sono, in qualche modo, i suoi giochi, il suo modo di rivivere il presente ed il futuro,  senza lasciarsi imprigionare dalla storia e dalla tradizione, ma ricomponendo un proprio universo visivo in un teatro dell'immaginario.

 

Scrive Hans Magnum Enzensberger:"Ogni Orientamento presuppone disorientamento. Solo chi ha sperimentato lo smarrimento può liberarsene.... Il labirinto e fatto perche vi entra ed erri. Mail labirinto  costituisce pure una sfida al visitatore perchè  ne ricostruisca il piano ene dissolve il potere. Se egli ci riesce, avrà distrutto il labirinto; non esiste labirinto per chi lo ha attraversato." I labirinti del nostro tempo sono stati attraversati, con curiosità e fantasia , dall viaggatore /artista Lorenzani. Egli non svela il disegno finale , ma lascia sulla sua strada delle illuminazioni e dei riperti del nostro vivere quotidiano, segnali da decifrare e ancora da interpretare. Oggi una visione possibile èquella che resta sulla soglia, sul limite, su una parte dalla finitezza e dai limiti dell'umanoe della vita, per guardare oltre, verso le stelle e la luce.

 

Pontedera, 11 Maggio